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Come te nessuno mai

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Editore:
EDUCatt – Ente per il diritto allo studio universitario dell’Università Cattolica
Luogo di pubblicazione:
Largo Gemelli, n. 1, 20123, Milano (Italia)
Codice ISSN:
2785-3209
Autore della scheda:
DOI:
10.53164/1138
Scheda compilata da:
Carlotta Frigerio
Pubblicato il:
28/01/2022
Paese di produzione:
Italia
Casa di produzione:
Fandango
Data di produzione:
1999
Casa di distribuzione:
Mikado film
Articolazione:
Unica
Data di uscita nelle sale:
1 ottobre 1999
Reperibilità/accessibilità:
DVD
Dolmen Video (2004)
Premi ricevuti:
Sulmona Cinema Film Festival: miglior film (1999).
Castellinaria International Festival of Young Cinema: Golden Castle a Gabriele Muccino (1999).
Festival del cinema di Venezia: Rota Soundtrack Award a Paolo Buonvivo (1999).
Brussels International Film Festival: Silver Iris per migliore sceneggiatura a Gabriele Muccino, Silvio Muccino, Adele Tulli (2000).
Buenos Aires International Festival of Independent Cinema: Cinematography Award ad Arnaldo Catinari, OCIC Award a Gabriele Muccino (2000).

Indicizzazione e descrizione semantica

Generi cinematografici:
Identificatori di luogo:
Roma
Identificatori cronologici:
1990s
Sinossi:

Il film inizia con una citazione tratta da una poesia di Abbie Hoffman e, mentre lo schermo è ancora nero, passa in rassegna un montaggio audio di trent’anni di esistenza in lotta: l’invasione statunitense del Vietnam, il maggio parigino, il Sessantotto, il brigatismo, la paura nucleare, la caduta del muro di Berlino, le proteste di piazza Tienanmen, il movimento della Pantera e la vittoria dell’Ulivo alle elezioni del 1996.

La scena si apre sul giovane protagonista: Silvio (Muccino), un ragazzo di sedici anni. Compaiono quindi gli amici di Silvio, prima Ponzi (Sanfelice) e poi Lollo (Iuliano), e da subito si è introdotti nel mondo di questi adolescenti. I loro vissuti sono legati alle relazioni amicali e non con i coetanei (interessante l’inciso di spiegazione che mette in relazione i diversi stili di abbigliamento dei ragazzi con i loro corrispondenti stili di vita e di pensiero, a volte con riferimento al quartiere romano di residenza o di frequentazione), alle prime esperienze, reali o immaginate, e ai primi tentativi di approccio con l’altro sesso, alle relazioni intra-familiari con genitori e fratelli e al mondo della scuola. In particolare, rispetto al contesto scolastico, tutte le esperienze vissute dai ragazzi hanno come sfondo comune l’occupazione della scuola frequentata e le contestazioni studentesche contro l’anacronismo del sistema scolastico e la classe insegnante, le regole, l’omologazione dell’individuo e le privatizzazioni. Su questi temi si apre spesso un confronto tra Silvio e suo padre (De Filippo) e sua madre (Galiena), ex Sessantottini che, ormai adulti e genitori, non comprendono più le motivazioni che portano i giovani alla contestazione contro un sistema ritenuto ingiusto e ostacolano la partecipazione di Silvio all’occupazione della scuola.

Se il tema della contestazione studentesca fa da sfondo a tutte le vicende, i temi dell’amicizia, dell’innamoramento e del sesso sono il filo che lega ogni vicenda. Con sfumature differenti, un gruppo di amici e un gruppo di amiche affrontano le medesime questioni: sono presenti riflessioni sulla morte, sulla memoria postuma e sulla verginità. Nello specifico, quando Silvio bacia Valentina (Carmignani), che è la ragazza di un suo amico, si innesca un meccanismo di passaparola tra i vari componenti dei due gruppi che farà emergere non solo i valori, le risorse e i desideri, ma anche le fragilità e le paure caratteristici del loro essere adolescenti.

Alla fine, mentre l’occupazione si risolve attraverso l’intervento della polizia, le questioni tra amici e amiche si chiariscono spontaneamente, con il riconoscimento da parte di Silvio di essere innamorato di Claudia (Steigerwalt), una componente del gruppo delle ragazze, che lui aveva sempre considerato solo un’amica, non accorgendosi che lei era da tempo invaghita di lui. Con lei il ragazzo ha il suo primo rapporto sessuale, tanto immaginato e tanto desiderato.

Identificatori di grado e eventualmente di ordine scolastico:
Data di trasmissione in televisione:
24 giugno 2002
Rete televisiva:
Rai 1
Durata:
1:25:00
Regia:
Gabriele Muccino
Soggetto:
Gabriele Muccino
Silvio Muccino
Sceneggiatura:
Gabriele Muccino
Silvio Muccino
Adele Tulli
Fotografia:
Arnaldo Catinari (A.E.C. – A.I.C.)
Musiche:
Paolo Buonvivo
Scenografia:
Eugenia F. Di Napoli
Attori principali:
Silvio Muccino; Giuseppe Sanfelice di Monteforte; Cristiano Iuliano; Giulia Steigerwalt; Giulia Carmignani; Luca De Filippo; Anna Galiena.

Fonti

Fonti bibliografiche:

Dizionario del Cinema Italiano, di Roberto Chiti, Enrico Lancia, Roberto Poppi, Roma, Gremese Editore, volume 6, parte 1, 1991, pp. 171-172.

C. Uva, M. Picchi, Destra e sinistra nel cinema italiano. Film e immaginario politico dagli anni ’60 al nuovo millennio, Roma, Edizioni Interculturali, 2006, pp.184-188.

D. E. Viganò, Cari maestri: da Susanne Bier a Gianni Amelio i registi si interrogano sull’importanza dell’educazione, Assisi, Cittadella, 2011, pp. 139-140, 186-187.

M. Fantozzi, Gabriele Muccino il poeta dell’incomunicabilità, Cosenza, Santelli Editore, 2021.

G. Muccino, G. Niola, La vita addosso. Io, il cinema e tutto il resto. Un’autobiografia, Milano, UTET, 2021.

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